Moonlighter, ghost worker e l’Altro lavoro

Un filosofo francese che amo molto lo chiamava double bind, doppio legame. Non in senso psicologico, ma rispetto alle condizioni di vita che tracciano limiti e intersezioni. Dentro-fuori, esterno-interno, superficie-profondità. C’è sempre un po’ dell’uno nell’altro. Anzi, per definizione c’è. Le dedans c’est le déhors, scriveva Merleau-Ponty.

In molti si sono cimentati nella lettura di questi “margini” in termini filosofici ed esistenziali, da Blanchot a Bateson, a Derrida. E non è sbagliato pensare che anche la condizione sociale viva di questo, ovvero di sovrapposizioni, ibridazioni e forme meticce, per esempio tra sicurezze e rischi, tra obblighi e libertà, tra condizioni di subordinazione e di autonomia. Come nel lavoro.

Leggi tutto

Saldi 2010 e consigli per formulare prezzi

Prezzi per prestazioni di lavoro professionale autonomo, non altro. Cacciatori di saldi: fuori da questo blog! L’occasione per questo post nasce ancora una volta da situazioni personali, che vorrei raccontarvi. Entrando in scia sulla questione di come formulare un prezzo, già affrontata in passato, vorrei aggiungere qualche postilla.

Premessa: fine anno è per molti occasione per il rinnovo di contratti e commesse. Così anche per me. Un cliente che seguo da tre anni mi ha chiesto correttamente un preventivo per la mia consulenza, chiedendomi questo volta di non proporre una durata di sei mesi (ogni anno a giugno ridiscutevo l’incarico), ma di pensare attività per un anno. Buono, mi dico, ma mi sbagliavo (capirete perché…).

Sviluppo: dopo avere formulato come sempre un articolato insieme di attività e definito un costo a forfait, il cliente mi chiede di spacchettare le singole attività a seconda della durata e disegnare una sorta di Gantt durante l’anno. Detto fatto. La ragione è di tenere sotto controllo le azioni e gli obiettivi parziali. Mi è sembrato corretto.

L’inghippo: dopo questa fase di raffinamento preliminare del preventivo con disegno delle attività su scala temporale arriva la sorpresa. Il cliente mi chiede di scomporre il preventivo per costi associati alle singole attività. La ragione? Una generica necessità di “tenere sotto controllo i costi”.

Leggi tutto

Un cambio di passo, ora chi segue?

Nel mondo IVA si licenzia poco“. Così si esprime (correttamente a mio giudizio) Giuseppe Vitaletti sul Blog di Dario Di Vico “Generazione Pro Pro” dove continua serrata l’analisi e il confronto sui temi del lavoro autonomo. Chi sta seguendo il dibattito può trovare un’importante sintesi su quanto raccolto e raccontato dal Corriere della Sera in questi mesi si trova nell’articolo “Dal fisco al welfare, l’agenda delle partite Iva“, a cui fa seguito la risposta di Giuliano Cazzola, che enumera la miracolosa moltiplicazione delle fattispecie di partite IVA che i Governi dal 1995 in poi sono riusciti con sagacia a genererare e propone l’indecente aumento di ulteriori aliquote INPS affinché le Partite IVA abbiano qualche briciola in termini di assistenza. (Forse il politico PDL non ha capito il livello di tensione che si registra oggi in questo segmento di mercato del lavoro, dove, è vero, si licenzia poco, ma perché non esiste il buoncostume di fare contratti seri né lettere d’incarico. Una tensione che Anna Soru mostra molto cortesemente nella secca replica a Cazzola).

Quanto sta avvenendo per volontà del Corriere in questi mesi è un confronto senza precedenti. Importante e trasversale, come non è mai accaduto.  

Leggi tutto

Tassare tutti per aiutarne uno?

La Repubblica annuncia che aumenterà l’assegno di disoccupazione una tantum per i Co.co.pro. che operano in regime di monocommittenza (=1 solo cliente); che l’anno prima hanno dichiarato un reddito lordo tra 5 e 20mila euro; che hanno versato, nell’anno di riferimento, almeno un contributo alla gestione separata; che restano senza contratto di lavoro per almeno due mesi; risultano contibuenti dell’INPS – Gestione Seoparata, nell’anno precedente, per almeno tre mesi (ho sbagliato previsioni, non devono avere l’H1N1, ma poco ci manca)

Scrive Anna Soru, presidente ACTA: “All’assegno non hanno diritto i professionisti con partita iva. Ciò che i giornali non dicono è come sarà finanziato l’aumento. Siamo molto preoccupati, temiamo di essere chiamati a finanziare un’indennità da cui siamo esclusi. Non sarebbe la prima volta, dato che siamo obbligati a pagare per l’indennità di malattia domiciliare e per i congedi previdenziali, senza aver alcun diritto a ricevere queste prestazioni.”

————————————–

Che fare? Domani c’è un sit-in a Milano, in Triennale! Se vuoi avere più informazioni o protestare, unisciti al gruppo di professionisti del lavoro intelletuale autonomo che si danno raccolta nel luogo simbolo della creatività a Milano. Ore 11.00. Partecipa numeroso!

Scarica due volantini (a cura di Rinaldo Crespi) della campagna di sensibilizzazione

Leggi tutto

Accorgimenti anticrisi per freelance

Come è noto, se non siete lavoratori dipendenti nessuno vi offre supporto economico di alcun genere e spesso neppure consigli. Da Small Business Trends (da leggere anche i numerosi commenti..) arriva, al contrario, qualche suggerimento concreto per non incappare nella crisi più nera. Utili se siete lavoratori autonomi, freelance e piccoli imprenditori.

In questa rapida traduzione, leggermente adattata e sintetizzata, ecco qualche idea su come mettere a registro le vostre attività:

  • Guarda al tuo sito Web, ai prodotti e servizi offerti con gli occhi di un potenziale nuovo cliente. Magari fai un test informale con persone che non conosci, visto che sei troppo coinvolto nei tuoi progetti;
  • Cerca di comprendere quali decisioni siano veramente dovute ad “atteggiamenti” e quali siano più utili per migliorare la vita ai tuoi clienti o produrre ricavi. Non c’è nulla di cui vergognarsi nell’avere una personalità forte, ma è meglio scegliere ciò che produce gli effetti più durevoli;
  • Diminuisci l’attenzione verso quelle attività che ti ostini a volere svolgere da solo perché sai di poterle fare più velocemente e al meglio se non sono direttamente produttive. Magari delega (se puoi), oppure stabilisci una giusta priorità temporale;
  • Cerca di aumentare la tua visibilità nei social newtwork;

Leggi tutto

Eccolo il nuovo lavoro

Altro che posto fisso!! Per fortuna l’ha capito Il Corriere della Sera – Magazine.

Partite IVA - Magazine

Qui l’intero servizio (.PDF – 1 MB). Assolutamente da leggere la parte “Vi spiego come me la cavo“, una vera summa delle problematiche.

A quanto pare, sebbene l’argomento sia oggi al centro di numerosi approfondimenti da parte del più importante quotidiano italiano, la politica tace. Due giorni fa se ne è parlato a un incontro, più unico che raro, del PD e di cui Anna Soru (presidente ACTA) ha pubblicato un resoconto. Sempre Anna ha prodotto un successivo approfondimento sugli ammortizzatori, mettendo a nudo un’annosa questione: quale tutela economica hanno i lavoratori autonomi? A che punto sta l’ipotesi di rendere universalistiche le tutele dei “lavoratori”, indipendentemente dal fatto che siano autonomi o dipendenti?

Domande più che necessarie in questo periodo, un momento storico in cui – per pararsi il fondoschiena, in termini di consenso – si sbandiera il valore del “Posto Fisso”  e si sta virando, in gran silenzio, verso ipotesi di revisione dello Statuto dei Lavoratori (Cfr. qui, nel bell’articolo di Francesco Riccardi, le 3 proposte sul tavolo oggi) che ancora una volta appiattiscono il diritto del lavoro alle logiche di subordinazione.

Il giusto prezzo, modelli per il lavoro autonomo

Come vi ho anticipato, ecco una serie di documenti che potrebbero tornarvi utili nel caso siate freelance e lavoratori autonomi. Sono modelli di costruzione del prezzo che in passato ho già presentato su Humanitech. Li ho raccolti, commentati e ampliati.

Vi metto a disposizione “Come farsi pagare. Modelli di costruzione del prezzo e cultura d’impresa nella relazione con il consulente” (.PDF), un white paper di 28 pagine che presenta almeno 4 grandi sistemi di costruzione dei preventivi e che integra materiale nuovo rispetto a quanto scritto finora online sul tema del costo del lavoro autonomo.

Vi lascio poi queste slide (qui anche in download). Se avete domande o commenti, scrivete pure.

Provincia al voto, la politica e il lavoro autonomo

La ReteVotare alle Provinciali di Milano il prossimo 6-7 giugno: la neonata Rete (questa guida in .PDF spiega chi raccoglie oggi questa associazione…) si è chiesta che cosa i politici potessero fare in concreto, prendendo impegni elettorarli davanti ai professionisti della conoscenza. Anzi lo ha chiesto direttamente ai politici, mercoledì scorso a Milano. Questa è una sintesi dell’evento.

Se vuoi dare il tuo voto consapevolmente sciroppati questo post, e ricorda: mentre i panettieri sono in Commissione Lavoro, i lavoratori autonomi se ne stanno beatamente fuori dalla porta della Provincia. Cortesemente però rivolgono domande, queste appunto. E si aspettano risposte, non soltanto oggi.

Leggi tutto

Iva per cassa, ci siamo

Ahh, che sollievo. Erano anni che se ne parlava ed è arrivato il momento, finalmente. Ai più non dirà nulla, ma la possibilità di pagare l’Iva per cassa (solo dopo effettivo incasso!!) è un significativo passo avanti nel processo di giustizia sociale che riguarda i lavoratori indipendenti, in particolare per chi, lavorando da solo, viene considerato fiscalmente come un’impresa, come se avesse cash flow a gògò se non addirittura un Capitale (hehe).

Sapete, non sono un fan di questo governo, ma l’idea di anticipare allo Stato quello che i clienti non mi pagano mi ha sempre fatto salire la bile, soprattutto quando il mio conto corrente naviga al limite degli interessi passivi. La scelta di Tremonti di estendere questo decreto a chi arriva a 200.000 euro forse è eccessiva, ma tant’è. Sono abbastanza soddisfatto: niente più debiti virtuali con il Fisco.

Adesso ne vedremo delle belle sulle entrate fiscali in questa fase di transizione, prima che entri a regime su base trimestrale. E ne scopriremo delle belle sui tempi di incasso. Ne sono certo.

break

Il testo del “DECRETO 26 marzo 2009 – Pagamento dell’imposta sul valore aggiunto al momento dell’effettiva riscossione del corrispettivo” è da ieri pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 96 del 27 Aprile 2009.

Update. Gli approfondimenti sul Sole 24 Ore: 1, 2, 3, 4.