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Europa
Chi ci rappresenta
La Commissione Europea ha pubblicato settimana scorsa “Industrial Relations in Europe 2008” uno studio molto accurato sulle relazioni industriali nel Vecchio Continente. Più aggiornato dell’ultimo lavoro di Eurofound (“Industrial relations developments in Europe“, PDF), questo nuovo documento è veramente molto ben costruito e mette in luce almeno due aspetti:
1) l’Unione Europea rappresenta un centro di elaborazione di politiche sociali con una forza centripeta: le raccomandazioni che esprime non fungono solo da linee guida, ma evitano dispersioni troppo accentuate nei Paesi membri;
2) esistono significative lacune ancora da colmare che la sola forza dei sindacati in Europa non consente di colmare (un esempio è la clamorosa mancanza di una normativa sul salario minimo in Italia).
Al di là di numerose e interessanti finezze scientifiche un dato molto eclatante esce da questo studio. Negli ultimi 30 anni i sindacati sono sempre meno i rappresentanti dei lavoratori. (Si noti anche il crollo dei sindacati nei Paesi dell’Est, nuovi membri UE).
Tasso (%) di “Densità sindacale” (popolazione iscritta al sindacato/lavoratori)
Fonte: ICTWSS.
Sporchi italiani, tornatevene a casa nostra
Aspettavo con ansia le dichiarazioni della Lega sul caso degli scioperi degli operai inglesi contro gli immigrati italiani. Ecco quelle del capogruppo alla Camera Roberto Cota:
“Hanno ragione gli operai inglesi a scioperare contro gli italiani, è solo questione di tempo e poi accadrà anche in Veneto“.
Non mi è chiaro. Che cosa devono fare adesso i nostri connazionali nel Regno Unito, prendere il gommone e tornare a Venezia?
Italia low-tech
È stata pubblicata da Eurofound la ricerca “Use of technology and working conditions in the European Union” (.pdf) sull’uso della tecnologia nei luoghi di lavoro in Europa. Risultato: l’Italia, rispetto ai Paesi più efficienti e ricchi, fa un uso ancora molto diffuso di macchinari. Il computer invece è impiegato da meno del 50% dei lavoratori.
Timbrare il cartellino in Europa
Eurofond ha reso noto lo studio comparativo “Working time developments – 2007” dedicato alle ore lavorative nei differenti Paesi europei. Oltre allo scandaloso risultato su quanto avviene nella Pubblica Amministrazione del nostro Paese rispetto al resto del Vecchio Continente, si nota il maggior carico lavorativo nei Paesi dell’Est e nei nuovi Stati membri dell’Unione. Questa è una sintesi dei dati raccolti:
Paese | A) Ore lavorative (sett.) | B) Ore lavorative lorde (annuali) | C) Ferie e Congedi (giorni) | D) Festività pubbliche (giorni) | E) C+D (in ore) | F) Ore annuali di lavoro (B-E) |
Estonia | 40,0 | 2.080,0 | 20,0 | 8,0 | 224,0 | 1.856,0 |
Romania | 40,0 | 2.080,0 | 21,0 | 7,0 | 224,0 | 1.856,0 |
Polonia | 40,0 | 2.080,0 | 20,0 | 9,0 | 232,0 | 1.848,0 |
Ungheria | 40,0 | 2.080,0 | 20,0 | 10,0 | 240,0 | 1.840,0 |
Lettonia | 40,0 | 2.080,0 | 20,0 | 11,0 | 248,0 | 1.832,0 |
Grecia | 40,0 | 2.080,0 | 23,0 | 10,0 | 264,0 | 1.816,0 |
Lituania | 40,0 | 2.080,0 | 20,0 | 13,0 | 264,0 | 1.816,0 |
Slovenia | 40,0 | 2.080,0 | 20,0 | 13,0 | 264,0 | 1.816,0 |
Bulgaria | 40,0 | 2.080,0 | 24,0 | 10,0 | 272,0 | 1.808,0 |
Irlanda | 39,0 | 2.028,0 | 20,0 | 9,0 | 226,2 | 1.801,8 |
Malta | 40,0 | 2.080,0 | 24,0 | 14,0 | 304,0 | 1.776,0 |
Slovacchia | 38,8 | 2.017,6 | 21,1 | 15,0 | 280,1 | 1.737,5 |
Cipro | 38,0 | 1.976,0 | 20,0 | 12,0 | 243,2 | 1.732,8 |
Lussemburgo | 39,0 | 2.028,0 | 28,0 | 10,0 | 296,4 | 1.731,6 |
Belgio | 37,6 | 1.955,2 | 20,0 | 10,0 | 225,6 | 1.729,6 |
Austria | 38,8 | 2.017,6 | 25,0 | 13,0 | 294,9 | 1.722,7 |
Rep. Ceca | 38,0 | 1.976,0 | 25,0 | 10,0 | 266,0 | 1.710,0 |
Portogallo | 38,2 | 1.986,4 | 24,5 | 12,0 | 278,9 | 1.707,5 |
Olanda | 37,5 | 1.950,0 | 25,6 | 7,0 | 244,5 | 1.705,5 |
Spagna | 37,9 | 1.970,8 | 22,0 | 14,0 | 272,9 | 1.697,9 |
Regno Unito | 37,3 | 1.939,6 | 24,6 | 8,0 | 243,2 | 1.696,4 |
Norvegia | 37,5 | 1.950,0 | 25,0 | 9,0 | 255,0 | 1.695,0 |
Finlandia | 37,5 | 1.950,0 | 25,0 | 11,0 | 270,0 | 1.680,0 |
Italia | 38,0 | 1.976,0 | 28,0 | 12,0 | 304,0 | 1.672,0 |
Germania | 37,6 | 1.955,2 | 30,0 | 10,5 | 304,6 | 1.650,6 |
Danimarca | 37,0 | 1.924,0 | 30,0 | 9,0 | 288,6 | 1.635,4 |
Svezia | 37,5 | 1.950,0 | 33,0 | 11,0 | 330,0 | 1.620,0 |
Francia | 35,0 | 1.820,0 | 25,0 | 11,0 | 252,0 | 1.568,0 |
EU 27 + Norvegia | 38,6 | 2.006,1 | 23,7 | 10,7 | 264,7 | 1.741,4 |
EU 27 | 38,6 | 2.008,2 | 23,7 | 10,7 | 265,1 | 1.743,1 |
EU 25 | 38,5 | 2.002,4 | 23,8 | 10,9 | 266,4 | 1.736,0 |
EU 15 | 37,9 | 1.968,7 | 25,6 | 10,5 | 273,1 | 1.695,7 |
EU 15 + Norvegia | 37,8 | 1.967,6 | 25,5 | 10,4 | 271,9 | 1.695,6 |
Nuovi Stati membri | 39,6 | 2.057,5 | 21,3 | 11,0 | 255,1 | 1.802,4 |
Lavoro nero e biglietto del tram
Dopo l’indagine divenuta oramai storica Undeclared Work in an Enlarged Union del 2004 (e tutti i dubbi sulla base dati impiegata) è finalmente arrivata una nuova fotografia sul lavoro irregolare in Europa a opera della Commissione Europea. Costruita nel contesto di Eurobarometro, la nuova survey “Undeclared Work in the European Union” rappresenta una svolta metodologica, mixando analisi dirette con quelle indirette.
Da leggere attentamente, la ricerca presenta anche la valutazione del livello di “accettabilità” del lavoro nero (media europea, Italia [che ho aggiunto], valutazione di chi svolge lavoro nero e di chi acquista servizi o prodotti creati da lavoratori irregolari).
Il paragone con il livello di accettabilità è rispetto all’uso di un mezzo pubblico senza adeguato titolo di viaggio, che in Italia è considerato accettabile a livello 2,8 su una scala decimale. Peggiore di questo c’è soltanto l’idea che qualcuno si prenda un sussidio di disoccupazione senza averne titolo. Il lavoro nero, tutto sommato, ha una valutazione benevola rispetto al viaggio senza biglietto, così pure l’evasione fiscale e l’utilizzo irregolare di lavoratori per servizi domestici. Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e del Lavoro sono informati.
Congedo parentale e paternità in Europa
Visto l’interesse riscosso dalla bella rubrica di Livio “Paternità & dintorni” e le segnalazioni recenti di Alberto Pellai sui libri in uscita sul tema, pubblico alcuni dati che ho recuperato sul trattamento del congedo parentale e sulla paternità in Europa. Sono del 2005, non del tutto recenti, ma è quanto di meglio avevo nel cassetto in materia sul diritto europeo comparato.
[Fonte: European Conditions of Employment Sourcebook, 2005]
Lavoro, una fotografia sul 2006
Chi legge Humanitech sa che questo blog ha anche una funzione di servizio essendo talvolta una specie di deposito di documenti e informazioni sul lavoro. A me serve spesso per tenere traccia di articoli, ricerche e cazzabubbole. In quest’ottica vi propongo un po’ di materiale che parla del 2006 (in vista dei prossimi ragionamenti sulle modifiche della Legge Biagi), documenti “estesi” che un giornalista
You move, you improve
Decisamente lo slogan migliore e non tanto perché a proporlo è stata una ragazza italiana. Questi gli altri in lizza nel primo European Mobility Slogan Contest: