– Papàa-à, sai.. ogi amo sclitto la lettela a babo natale..
– D’avvero? Che bello, bravi! Ma tutti i bimbi insieme?
– Sì.
– L’avrà scritta la maestra allora..
– Sì.
– E che cosa avete chiesto a Babbo Natale?
– .. la colla..
– Sì, e poi?
– Due tavoli, un almado..
– Bene. E poi?
– .. caltigenica, un pasol nuovo e giochi..
– Ottimo [dio guarda giù, se ci sei!]. Ma quali giochi?
– non so.. anche solplesa vanno bene.. dice la maestla.
– Ma l’avete già imbucata?
– No.
– I francobolli li avete?
– Mmm, papà… non lo so…
Milano
Appuntamento con il TesiCamp a Milano
[Perdonate la pausa, ma in questi giorni stavo seguendo alcuni incontri sul giornalismo investigativo televisivo. Tra breve qualche resoconto dei bellissimi interventi dei giornalisti di Report ecc… portate pazienza.]
Trovo interessante segnalare questa iniziativa dell’amico Alberto: il TESICAMP, che si terrà a Milano venerdì 9 ottobre 2009 a Palazzo dei Giureconsulti nell’ambito di Innovation Circus, la kermesse dell’innovazione tecnologica che si tiene ogni anno nel capoluogo lombardo.
Il Camp ha una finalità intelligente: creare un’occasione di incontro informale tra neolaureati/laureandi che possono illustrare i propri percorsi di ricerca e professionisti/imprese interessate a scovare talenti e nuove idee di business. Complimenti ad Alberto, Luca e Ivan.
Sul sito di TESICAMP troverete tutte le informazioni utili.
Provincia al voto, la politica e il lavoro autonomo
Votare alle Provinciali di Milano il prossimo 6-7 giugno: la neonata Rete (questa guida in .PDF spiega chi raccoglie oggi questa associazione…) si è chiesta che cosa i politici potessero fare in concreto, prendendo impegni elettorarli davanti ai professionisti della conoscenza. Anzi lo ha chiesto direttamente ai politici, mercoledì scorso a Milano. Questa è una sintesi dell’evento.
Se vuoi dare il tuo voto consapevolmente sciroppati questo post, e ricorda: mentre i panettieri sono in Commissione Lavoro, i lavoratori autonomi se ne stanno beatamente fuori dalla porta della Provincia. Cortesemente però rivolgono domande, queste appunto. E si aspettano risposte, non soltanto oggi.
Pillole di coworking
Segnalo ai liberi professionisti e ai lavoratori indipendenti l’articolo “Se il collega fa un altro lavoro. Professioni diverse, stesso ufficio: per risparmiare e allargare gli orizzonti” (.PDF), uscito domenica su La Stampa, dedicato al tema del coworking e realizzato da Valentina Avon che ringrazio per la gentile citazione di Humanitech.it.
Come racconta la giornalista, le iniziative di Coworking Project a Milano e di La Pillola a Bologna sono assolutamente da seguire…
La materna che vorrei
In questo periodo della mia vita sono piuttosto sensibile ai temi della prima infanzia perché c’è l’ho in casa questa “prima infanzia”, la stiamo crescendo a fatica e rende unica, difficile, ma bellissima, ogni giornata. Sono sensibile perché – come immagino accada a tutti i genitori – è motivo anche di ottimismo e speranza, e spinge a cercare il meglio quando intorno hai soltanto il peggio e a forzare il cambiamento della società civile quando si dimostra incivile.
Se sei un genitore che ha figli che frequentano o frequenteranno le scuole materne oppure i Nidi a Milano (ma non solo), ti consiglio di leggere l’appello lanciato da “La Materna Che Vorrei” e firmare il loro Decalogo per migliorare i servizi sociali offerti ai nostri figli, che nella prossima stagione di tagli, verranno peggiorati. Forza abbiamo già firmato la petizione in 600 famiglie.
L’effetto Gelmini
Insieme all’effetto Moratti, a livello locale, porta a questo risultato negli asili del Comune di Milano. Roba da togliere il sonno, e non in senso metaforico, ai bambini (Cfr. IV punto).
La riorganizzazione degli Asili Nido prevista per il prossimo anno scolastico
Nate con la ruggine
Milano la grande Milano quando si mette a costruire lo fa senza risparmiare cemento. Nella zona ex Carlo Erba (a Nord vicino a P.za Maciachini) ha puntato invece sul vetro, forse per nasconderlo il cemento. Questi grandi colossi industriali ospiteranno le nuove sedi di Société Générale, Mont Blanc, Sorin Group e altre multinazionali.
La cosa che stupisce di più è che dopo tanti sforzi di apparire meno ingombranti, leggeri come il silicio ed eleganti, hanno piazzato nel bel mezzo delle mastodontiche costruzioni delle imponenti strutture in ruggine. Sì, in ferro arrugginito. E non contenti ci hanno pure messo sopra il proprio logo. Poi spendono miliardi per la brand awareness.