Reddito minimo di cittadinanza

La follia imperversa. L’ultima genialata del sindaco di Milano (che vuole imitare i leghisti di Cittadella) pare essere quella di non volere concedere la residenza agli extracomunitari che non hanno un reddito minimo.

Ora il tema del reddito minimo di cittadinanza è una cosa seria. Non capisco come nessun politico (di sinistra, soprattutto) sollevi almeno due obiezioni: 1) è esattamente con termini inversi che va posta la questione: dovrebbe essere garantito a chi non lo ha, non tanto diventare condizione per essere cittadini; 2) se tiriamo in ballo il reddito minimo, allora dovremmo parlare anche di salari minimi nei contratti di lavoro. No?

P.S. A pensarci bene, comprendo come nessuno sollevi obiezioni. Nella comprensione comune, il welfare non è “dei cittadini”, bensì “dei lavoratori”. Questo modo di concepire le basi del problema è forse più radicato a sinistra che nella cultura discriminatoria dei sindaci leghisti e affini.

Ultima modifica: 2007-12-11T18:34:16+01:00 Autore: Dario Banfi

0 commenti su “Reddito minimo di cittadinanza”

  1. Siamo al delirio. Oggi il reddito minimo è sui 4mila euro. Domani sarà sui 15mila. Così spariranno tutti i problemi e l’Italia sarà equiparata alla Svezia, visto che tutti i pensionati minimi e i precari li spediremo in burundi e in paraguay come “non graditi” a fare i nababbi (è solo questione di adattamento, ma vuoi mettere con il cambio?)… Mah?!!?

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