Forza lavoro che si porta via a gratis

Queste le impressioni di Paul The Wine Guy, che non conosco.

In soli 5 anni i blogger si sono perfettamente integrati nel rutilante mondo del giornalismo da 4 soldi: presenziano, ricevono comunicati stampa, patteggiano omaggi, vendono opinioni, si scambiano inviti, si organizzano fra loro. Una piccola forza lavoro che si porta via a gratis o quasi.

P.S. A parziale correzione di quanto scritto, posso dire che  questo certamente non riguarda soltanto ciò che accade oggi. Già nel 2003 – quando il mio editore decise che era il momento che gli facessi causa per un licenziamento illegittimo – al mio posto, alla rivista Internet News, la prima ad avere fatto un ampio servizio sui blogger in Italia (a firma del mio ex collega Andrea Bagatta, anche lui buttato fuori in malo modo), non arrivarono altri redattori: gli spazi della rivista si riempirono via via grazie alle collaborazioni esterne di nuove firme sconosciute, come Antonio Sofi, Massimo Mantellini, Luca Conti, Giuseppe Granieri, Paolo Valdemarin ecc. Vi dicono qualcosa questi nomi? :-)

Web, lavoro e blogger in doppio petto

Qualche approfondimento sui metamotori e sui nuovi strumenti come il videocurriculum. Sono materiali/articoli pubblicati oggi sul Sole 24 Ore [in rassegna stampa anche su Apogeonline dal buon Antonio Sofi], che lascio qui in download:

La frontiera su Internet è il videocurriculum (file PDF) su videocurriculum, podcast, portali, metamotori e servizi vari..;
Anche i manager cercano un posto sugli annunci web (file .PDF) con dati [in formato più esteso qui] e aggiornamenti su utenza, profili, traffico dei jobsite ecc.;

C’è poi qualche approfondimento sui blog degli esperti di diritto (.PDF) e uno più in generale di chi parla di lavoro (.PDF) – una replica su carta della fotografia della Jobosfera, già fatta qui per JobTalk. Online invece, arricchisce il quadro su JOB 24 Online uno speciale focus sui CEO blogger (con una lista dei 50 più noti) e un pezzo sulle piccole imprese che si sono votate al corporate blogging in Italia. Per questo articolo ringrazio Alberto per il suo prezioso contributo. News di piccolo cabotaggio, invece, è l’apertura di oneITJob, blog che parla di lavoro (nel senso delle opportunità e degli annunci) nel settore IT.

P.S. Da non tralasciare la lettura dell’attapiramento (poi ritirato) che Rosanna Santonocito ha fatto a Stefano Venturi di Cisco, contattato in fase di realizzazione degli articoli, e la risposta diretta via blog del CEO di Cisco.

Ofelè fa el to mesté

Bellissimo excursus nella lingua italiana proposto da Placida Signora per approfondire i modi di dire che riguardano il lavoro. Da parte mia ho aggiunto questo, tipico milanese: “O félé Ofelè fa el to mesté”. Significa: “Ragazzo Pasticciere, fai il tuo mestiere”. Lo si dice a chi si improvvisa esperto e cerca di fare ciò che non è esattamante in grado di svolgere. Vale come consiglio per tenere lontani gli inesperti da materie e lavori che non sono in grado di affrontare, ma anche in senso spregiativo, per sottolineare che è meglio che ciascuno si occupi delle cose di cui realmente è competente.

Secondo voi vale anche per i blogger?