Piuttosto dormi in ufficio, ma niente twitter

Di qualche giorno fa la notizia che alle grandi aziende americane non piace che i propri dipendenti cazzeggino in orario d’ufficio usando Internet. La fonte è Robert Half Technology. Ai CIO di 1.400 imprese con più di 100 dipendenti è stato chiesto: “Quale di queste opzioni descrive meglio la politica della società rispetto alla visita di siti di social networking come Facebook, MySpace, Twitter ecc. durante le ore di lavoro?

Completamente proibito 54%
Permesso ma soltanto per attività di business 19%
Permesso per uso personale limitato 16%
Permesso per ogni tipo di uso personale 10%
Non so/non risponde    1%
100%

Fonte: Robert Half Technology

Le reti dei professionisti indipendenti

Il titolo dell’incontro è piuttosto accattivante: “Social Network e Comunità di Pratica per lo sviluppo associativo e d’impresa: reale opportunità o utopia?“.

Ne discutono Professioni Intellettuali Unite, AICA e gli autori del libro Community Management (Apogeo, 2007) martedì 7 alle 18:00 alla sede SIAM in Via Santa Marta 18 a Milano.

LinkedIn e LinkedOut

Tutto vero quello che scrive Pietro in relazione a LinkedIn: iscrizione, network, endorsement ecc. Vorrei però fare un passo avanti – con chi ha voglia di leggere questo lungo post – e discutere sulla reale efficacia di questi social network per trovare lavoro.

Linkedin

Bisogna essere onesti e chiarire meglio questo punto perché l’idea (e la concretezza) delle “reti di conoscenze” che solitamente abbiamo in Italia è ben diversa da quella che uno strumento come LinkedIn consente di mettere in gioco. Il tema è ovviamente aperto e questi sono soltanto spunti [migliorabili] di riflessione.

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