Logos dell’e-mail

La tecnologia sta cambiando il nostro modo di immaginare e vivere la comunicazione. Il dialogo ne risente: la retorica e il modo di relazionarsi con le persone (sempre più orientato a una dialettica di tipo binario) sono permeati pesantemente dal mezzo. Nulla di nuovo, certo.

Questo particolare, però, mi ha colpito: che l‘e-mail si intrufoli anche nell’ufficialità del discorso a livello istituzionale.

Cicerone viene comodamente mandato in soffitta, sostituito dal protocollo SMTP. E’ il caso del presidente Joaquin Almunia, che oggi si è presentato così a Davos:

Joaquin Almunia a Davos - 1 Joaquin Almunia a Davos - 2

Joaquin Almunia a Davos - 3 Joaquin Almunia a Davos - 4

Joaquin Almunia a Davos - 5

[Fotogrammi dal TG1 delle 13.30]

La retorica da ufficio

Più frequento il Web (blog e affini), leggo di politica sui giornali o ascolto amici e clienti parlare di come si sviluppano le relazioni interne alle imprese, e più mi convinco che la retorica sia l’arte del futuro. Per conservare potere, stringere alleanze, trovare consenso.

In un contesto sociale che premia l’istinto (se andare in prigione aumenta uno share qualsiasi allora il farabutto va premiato in qualche modo), la rapidità e la conservazione della specie nei prossimi tre giorni, essere pronti, sagaci e pungenti conta più di ogni altra cosa. Estrapolare dal contesto, ridurre ad assurdo, giocare sulle figure più ardite della retorica. Questo sarà il futuro. E credo che la retorica sarà anche la vera arma di distruzione di massa di questo secolo.

Assumete dunque scienziati del linguaggio, logici, glottologi come consulenti personali. Vi pareranno il c**o per i prossimi anni. Nel mio piccolo voglio contribuire a titolo gratuito, offrendo anch’io qualche spunto rispetto al mondo del lavoro.

Le 10 regole della retorica da ufficio per interpretare le attività quotidiane

La retorica da ufficio