Appuntamento con la politica

Segnalo l’evento, che avrò anche il piacere di coordinare:

IL NUOVO LAVORO AUTONOMO PROFESSIONALE
SI CONFRONTA CON I PROGRAMMI ELETTORALI

31 marzo 2008 – 15:45 – Triennale di Milano, Viale Alemagna 6 – Milano

Organizzato da ACTA. Il programma disponibile qui. Interverranno:
– Anna Soru, Presidente ACTA
Pietro Ichino (PD);                   – Claudio Antonelli, Presidente PIU;
Luigi Casero (PDL);                  – Gianni Lombardi, ADCI;
Giorgio Benvenuto (PD);       – Arvedo Marinelli, ANCOT;
Antonio Palmieri (PDL);        – Alfonso Miceli, ACTA.

Estremi rimedi

Ritorniamo seri. Sono giorni che gli operai (della Thyssen e non solo) sono al centro dei take d’agenzia perché finiti in questa o in quell’altra lista politica. E mentre quasi tutti dimenticano chi si è tolto la vita perché stritolato dal sistema d’impresa (quella moderna, precarizzante) e parla del beau geste di Diliberto che lascia spazio a un operaio come capolista oppure è pronto ad alzare la bandiera del Partito Democratico come nuova forza che sa rappresentare il mondo reale fatto di operai e capitani d’industria, lavoratori e Colanninni e Caleari, non si legge una sola pagina sulla più evidente delle trasformazioni in atto, ovvero sul fatto conclamato che il conflitto sociale non riguardi più il lavoro salariato, ma la precarietà.

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Il programma di Pietro Ichino

Candidato per il Partito Democratico, ha messo allo scoperto la sua linea politica nella lunga intervista per l’Unità “Contro il precariato un nuovo diritto del lavoro“.

La mia ossessione? Un diritto del lavoro che si applica soltanto a metà dei lavoratori dipendenti, lasciando fuori tutti gli altri. […] Questo dualismo, questo regime di apartheid, è la grande ingiustizia del nostro Paese.

Nella lista dei to do di Pietro Ichino ci sono: l’adozione di esperienze europee di fexecurity; l’ammorbidimento dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori per licenziamanti legati a motivi economici attraverso un meccanismo di bonus/malus, ovvero di forti indennizzi a carico delle imprese; la crescita delle retribuzioni con sgravi fiscali su quelle più basse; l’aumento dell’attrattività di imprenditori esteri; l’estensione della contrattazione in merito alla struttura delle retribuzioni e dell’organizzazione del lavoro; l’attuazione di politiche di trasparenza, premi e sanzioni per il lavoro nella Pubblica Amministrazione (sul modello laziale).

L’intervista completa: “Contro il precariato un nuovo diritto del lavoro“.

Le primarie del PD, i candidati e il tema Lavoro

La Primarie del Partito DemocraticoDomenica 14 ci sono le Primarie per il Partito Democratico. Quale posizione avrà la nuova compagine sul tema del Lavoro?

All’ultimo Congresso dei DS si è sentito dire: “Il Partito Democratico deve essere un grande partito del lavoro e rappresentare politicamente il valore del lavoro in quanto massima espressione della personalità, della creatività, dell’ingegno umano oltre che della dignità della persona“. Il Manifesto programmatico del nuovo Partito Democratico parla più precisamente del Lavoro

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