Se il PD molla Pietro Ichino

Dopo lungo peregrinare sul tema della precarietà nel documento programmatico del Partito Democratico presentato durante il week-end scorso a Genova alla Conferenza Nazionale per il Lavoro, si trovano tra le righe del lungo testo “Persone, Lavoro, Democazia” (.PDF in download) queste parole:

Pertanto, la soluzione non sta nel “contratto unico” e nella rimozione delle protezioni dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.

Che per gli addetti ai lavori significa: le proposte di Pietro Ichino di riforma della legislazione in materia di lavoro sono da cestinare.

Il programma di Pietro Ichino

Candidato per il Partito Democratico, ha messo allo scoperto la sua linea politica nella lunga intervista per l’Unità “Contro il precariato un nuovo diritto del lavoro“.

La mia ossessione? Un diritto del lavoro che si applica soltanto a metà dei lavoratori dipendenti, lasciando fuori tutti gli altri. […] Questo dualismo, questo regime di apartheid, è la grande ingiustizia del nostro Paese.

Nella lista dei to do di Pietro Ichino ci sono: l’adozione di esperienze europee di fexecurity; l’ammorbidimento dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori per licenziamanti legati a motivi economici attraverso un meccanismo di bonus/malus, ovvero di forti indennizzi a carico delle imprese; la crescita delle retribuzioni con sgravi fiscali su quelle più basse; l’aumento dell’attrattività di imprenditori esteri; l’estensione della contrattazione in merito alla struttura delle retribuzioni e dell’organizzazione del lavoro; l’attuazione di politiche di trasparenza, premi e sanzioni per il lavoro nella Pubblica Amministrazione (sul modello laziale).

L’intervista completa: “Contro il precariato un nuovo diritto del lavoro“.

Le primarie del PD, i candidati e il tema Lavoro

La Primarie del Partito DemocraticoDomenica 14 ci sono le Primarie per il Partito Democratico. Quale posizione avrà la nuova compagine sul tema del Lavoro?

All’ultimo Congresso dei DS si è sentito dire: “Il Partito Democratico deve essere un grande partito del lavoro e rappresentare politicamente il valore del lavoro in quanto massima espressione della personalità, della creatività, dell’ingegno umano oltre che della dignità della persona“. Il Manifesto programmatico del nuovo Partito Democratico parla più precisamente del Lavoro

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