Vasi comunicanti tra presente e futuro

Il candidato trovi le ragioni alla base del servizio giornalistico AGenerazione a perdere“, di Michele Buono e Piero Riccardi realizzato per REPORT, che descrive quale futuro non abbiano i giovani italiani, leggendo il documento B, “ISTAT – Rapporto annuale – La situazione del Paese nel 2010” (da pagina 105 in poi), che descrive la crescita senza freno di lavoro atipico, inattività, scoraggiamento, mancato impiego di figure sovraistruite, uso prevalente di politiche passive del lavoro, descrescita del valore generale del lavoro e della qualità dell’occupazione.

  A – Generazione a perdere   B – Rapporto ISTAT 2011  
  REPORT Generazione a perdere   Rapporto ISTAT 2011  

 

 

Chi te lo fa fare

Così il Rapporto Annuale ISTAT sulla situazione del Paese [Cap. 4 (qui in .PDF) dal titolo “Mercato del Lavoro e condizioni generali economiche delle famiglie”], presentato oggi:

Nella quasi totalità dei Paesi europei, al restringersi dell’area della disoccupazione si associa una diminuzione dell’inattività. In Italia, invece, a partire dal 2003 si interrompe la riduzione parallela dei disoccupati e degli inattivi. […] Nel 2007 la mancata partecipazione al mercato del lavoro, contenuta intorno al 26% nella componente maschile, raggiunge quasi il 50% in quella femminile. Nelle Regioni meridionali sono inattive circa sei donne ogni dieci in età lavorativa.

P.S. Qui il discorso di Biggeri, presidente Istat.
P.S.x pochi. Il “refuso” ;-) è stato aggiustato..