Ultimo post sul Mgiv. Una sintesi, una valutazione d’insieme, con tanto di pagelle :-) e una piccola analisi sul mercato giornalistico.
Niente male. Il mio giudizio sul modulo del Master che ho frequentato è piuttosto positivo. Lo dico a mente libera da questioni economiche non avendo speso un euro. Difficile dire se sborsando la cifra piuttosto elevata (per le mie tasche) prevista per i non-borsisti sarei della medesima opinione. Credo, però, di non sbagliare dicendo che i punti di forza del MGIV sono almeno due:
1) l’elevata preparazione e qualità del corpo docente, che costituisce il cuore di ogni corso di aggiornamento. Tutti molto bravi nella rispettiva area professionale. Il Gip Salvini mi è piaciuto molto, così pure Ciconte e Falesiedi. E se dovessi azzardare una valutazione complessiva, personale, basata sulle esperienze portate in aula, sulle conoscenze e la capacità di comunicare oltre al valore aggiunto dei contenuti che serviranno alla mia professione concretamente, questa è una mia piccola classifica:
Leonida Reitano | 6,5 |
Enzo Ciconte | 8,0 |
Guido Salvini | 8,5 |
Loretta Napoleoni | 7,5 |
Maurizio Milano | 6,5 |
Claudia Segre | 7,0 |
Mauro Falesiedi | 8,0 |
Gianfranco Gargiulo & Massimino Boccardi | 7,5 |
Roberta Bruzzone | 6,5 |
Fabio Mini | 7,5 |
Francesco Truglia | 7,0 |
Media | 7,3 |
2) il secondo elemento è la buona capacità organizzativa dell’Associazione Giornalismo Investigativo.