Free press sul lavoro

Mi è passata inosservata per lungo tempo, forse perché la distribuzione era meno fitta. Ora che la crisi tocca l’occupazione (+550% di cassa integrazione nell’ultimo mese) forse anche gli editori delle testate che si occupano di lavoro hanno deciso di rinforzare l’azione di comunicazione. Anche la disoccupazione è un mercato.

Segnalo questa iniziativa di free press della Cisl di Milano. Si chiama JOB, diretto da Mauro Cereda (firma di Avvenire) e ben confezionato, con temi aperti e approfondimenti questo mese su chi si trova costretto al doppio lavoro e su come isciversi a Facebook.

Tra i dati curiosi dell’indagine sui doppi lavori: nel 36% dei casi (la maggioranza) che svolge doppi lavori nel segmento di attività legate ai servizi, c’è anche il programmatore informatico. Nel 38% dei casi lavora di notte o nei week-end.

Flessibilità e sindacatese

Questo è giornalismo che mi piace. Segnala Idraulico Polacco la messa in onda via Web di un filmato [rilasciato con licenza CC] realizzato da “Senza Media” e “Marea” che rappresenta l’epilogo della vicenda (raccontata dal Manifesto e da Repubblica.it) relativa alla mamma licenziata alla società FAIP perché si prendeva mezz’ora in pausa pranzo per recuperare la figlia a scuola.

La fine della storia? Interventi dei sindacati [please, notate il differente approccio degli uomini e delle donne..] e due udienze per un nulla di fatto. La madre è stata reintegrata, ma avrà tempo un mese per trovare una soluzione per le proprie esigenze familiari.