Quanto vale il salario minimo?

Il Partito Democratico e la Sinistra Arcobaleno sembrano concordare su un punto programmatico per le prossime politiche: il salario minimo. Deve poter garantire entrate per 1.000 euro netti al mese. Che cosa significa?

La Sinistra arcobaleno, giustamente, parla di salario orario minimo, con cui è più semplice ragionare anche nel caso di lavori che non coprono le 40 ore settimanali. E visto che a noi piace far i conti, proviamo a calcolare l’ora di lavoro del precario. Ci avvaliamo della logica già presentata oltre un anno fa, per definire il costo orario di un consulente. In altre parole equipariamo un atipico a un lavoratore FTE, Full Time Equivalent, per dedurne poi il costo orario. Questo perché, stando alle dichiarazioni politiche, con un salario minimo, si vuole trattare il precario come un lavoratore subordinato a tutti gli effetti.

Volendo ottenere 1.000 euro netti al mese, le tabelle presenti sul sito Cambiolavoro e il meccanismo predisposto da MioJob per calcolare il rapporto Lordo-Netto, per un profilo di giovane lavoratore senza figli a carico che vive in Lombardia, stabiliscono retribuzioni di 13 mensilità (RTA, ovvero Retribuzioni Totali Annue Lorde) che oscillano tra 18.000 e 17.000 euro lorde. Questo significa mensilità tra 1.310 e 1.385 euro lordi.

Usando un foglio di calcolo (.xls) creato da Humanitech un lavoratore subordinato costa, per ora lavorata, aziendalmente tra 13,64 e 14,42 euro lorde. Al netto significa, per le tasche del lavoratore 7,07 euro/ora (56,52 euro netti/giorno).

Questo è il tetto minimo con cui retribuire un precario, secondo il Centrosinistra. E con tale valore si intendono pagati contributi regolari, ferie, permessi e TFR. Se invece si vuole esternalizzare completamente il lavoro, magari retribuendo una partita IVA, il corrispettivo di un salario minimo sarebbe di almeno 109,13-115,38 euro lordi al giorno per 8 ore di lavoro.

Veltroni e il salario minimo

Walter VeltroniDai 12 punti del programma di Governo del Partito Democratico: “Avviare la sperimentazione di un compenso minimo legale, concertato tra le parti sociali e il governo, per i collaboratori economicamente dipendenti, con l’obiettivo di raggiungere 1.000 euro mensili“.

Che cosa significa “economicamente dipendenti”? Senza contratto da lavoro dipendente, ma ugualmente dipendenti rispetto alla fonte di reddito? Oppure dipendenti tout court? Non è dato sapere. Intanto al Sole 24 Ore hanno fatto due conti:

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