Il cliente sbagliato

Fidarsi è bene, ma avere un contatto scritto è meglio. Sempre.

Fate attenzione ai clienti inaffidabili

Il fatto che non sia obbligatorio (per legge) stipulare accordi scritti quando si tratta di lavoro autonomo è, da un certo punto di vista, una vera maledizione per i freelance. È un errore comune, infatti, lasciarsi trasportare dall’entusiasmo e portare a casa il lavoro per iniziare subito. Per muoversi in fretta e offrire soluzioni buone e rapide che la maggior parte delle imprese e le grandi agenzie non sono in grado di offrire. Tutto questo, però, non ha conseguenze se i committenti hanno solide finanze e buone intenzioni: si emette fattura e i compensi – prima o poi – si incassano. Ma non è sempre così. Ci sono casi del tutto diversi, che possono trasformarsi in un vero e proprio calvario se non, addirittura, in un buco nero senza ritorno. E diventano un incubo professionale.

Sto esagerando? Forse perché non avete ancora toccato con mano.

Babbi di morto e filibustieri: imparate a riconoscerli

Mi è capitato spesso di incappare in furbi di ogni sorta che pagano a babbo di morto. Dopo sei o perfino otto mesi. Quasi sempre si è trattato di grandi aziende o enti pubblici, multinazionali, blasonate, con comparti amministrativi tanto carrozzati quanto incapaci di distinguere un lavoratore autonomo da un copertone d’automobile. Società che trattano i fornitori come il toner delle stampanti, da pagare al chilo e quanto più tardi possibile. Non mi era mai successo, invece, fino a dicembre 2018, di incappare in veri e propri farabutti.

Leggi tutto

10 cose che ho imparato all’interno della Community di WordPress

Da più di tre anni seguo da vicino la comunità degli appassionati e sviluppatori che gravita intorno a WordPress, la piattaforma più diffusa al mondo per la realizzazione di siti, blog e servizi online. Sebbene mi fossi occupato da tempo di questo software, è solo di recente che ho deciso di entrare come volontario e parte attiva in questo progetto open source. Potrei scrivere un trattato, ma per ragioni divulgative e di sintesi, mi limito a segnalare 10 cose che ho appreso in questo mondo:

Framework WordPress

Leggi tutto

Il metodo Strunz

Sarà capitato almeno una volta in vita a chi lavora da solo, come freelance, oppure, statene certi, vi capiterà almeno una volta, di incappare nella classica trappola del “metodo Strunz”. L’ho battezzato in questo modo e si tratta della sottile formula, usata soprattutto da chi vi conosce poco oppure da chi si immagina di conoscervi meglio di voi stessi, con cui si richiede la vostra disponibilità a fornire valore in termini di immagine, conoscenza o consulenza preventiva, per finalità di branding o benefici altrui, ma che non porta mai a niente. Mi spiego meglio.

Leggi tutto