La contrattazione collettiva esce dalla porta

Alla fine il Wisconin deve piegarsi alla politica dei Tea Party. Il Senato firma il Repair Bill (.PDF). Il risultato?

Under current law, municipal employees have the right to collectively bargain over wages, hours, and conditions of employment under the Municipal Employment Relations Act (MERA), and state employees have the right to collectively bargain over wages, hours, and conditions of employment under the State Employment Labor Relations Act (SELRA). This bill changes MERA and SELRA with respect to all employees except employees who are certain protective occupation participants under the Wisconsin Retirement System or under a county or city retirement system (public safety employees).

Che significa, senza troppi giri di parole, che per fare fronte al debito pubblico i lavoratori perderanno diritti, primo tra questi quello di negoziare. Primo passo per non poter dir nulla quando taglieranno costi di ogni genere (previdenza, occupazione, protezioni sociali). Se finora la finanziarizzazione dell’economia e la conseguente crisi economica hanno intaccato il lavoro, ora entriamo nell’epoca in cui intaccano il diritto del lavoro.

Cinguettii dal Wisconsin

Sembra lo storyboard di un film di Alan Parker, ma accade oggi davvero nel cuore degli Stati Uniti con tutti i connotati di un caso che farà scuola nella fenomenologia delle relazioni sociali tra Stato, forze sindacali, cittadini attivi e questa volta anche con il mondo dei freelance, curiosamente schierato a fianco dei sindacati del Pubblico Impiego! Una vicenda che esce dai più classici paradigmi con i quali siamo abituati a dividere e interpretare il mondo del lavoro.

Accade nel Wisconsin, dove un Governatore repubblicano sotto la falsa etichetta di “tagli alla scuola” in uno Stato quasi sull’orlo della bancarotta (con un deficit di 9,6 mld di dollari), nasconde la volontà di cancellare la contrattazione collettiva – collective bargaining – delle trade unions più vecchie d’America.

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