Il programma di Maurizio Sacconi

Oggi giurerà davanti a Napolitano: Maurizio Sacconi è il nuovo Ministro del Welfare. In tempo record, questa mattina, il suo fido, Michele Tiraboschi (prossimo sottosegretario?), ha diffuso il disegno riformatore che il neoeletto porterà avanti nei prossimi cinque anni.

Per ora è troppo complesso commentarlo, si nota però un accento poiuttosto insistente sulla riforma delle relazioni sindacali, sulla volontà di rivedere il nuovo Testo Unico sulla sicurezza e su interventi fiscali e legati ai sussidi. Sono certo poi che il punto 6.1 sulla revisione dello Statuto dei Lavoratori farà nascere un vespaio.

Riporto il programma as is:

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Totoministro del Welfare

I nomi che circolano sui giornali in questi giorni sono Gianni Alemanno (se non ce la fa a Roma), Rosi Mauro e Mara Carfagna. Dei tre credo che Alemanno potrà risultare il politico con il maggior peso nel caso dovesse (e volesse) affrontare rapidamente i due temi caldi di questi mesi: salari e precarietà.

Personalmente preferisco politici come Maurizio Sacconi, per la capacità di dialogo. In generale, non sono affatto contento di come andrà. Spulciando tra gli eletti, c’è da mettersi le mani nei capelli sulle alternative.