Recuperando un po’ i dibattiti estivi in tema di lavoro, come molti avranno letto, quello dominante è la proposta della Lega di reintrodurre le gabbie salariali. Di tutto quanto trovato in rete, credo che il pezzo migliore sia di Sandro Brusco, su noiseFromAmeriKa, dal titolo “Gabbie salariali. Perché fa bene differenziare i salari“.
Articolo lungo e didascalico, ma utilissimo per chi volesse capire i termini tecnici del problema. Da leggere.
In sintesi, volgarizzando, l’idea è di stabilire pericolosi tetti salariali per legge che certamente aumenterebbero l’occupazione al Sud (facendo emergere un po’ di sommerso), ma tirerebbero la zappa sui piedi a chi lavora al Nord. Paradosso assoluto: al Sud sono contrari, al Nord favorevoli. Sotto la falsa questione del costo della vita e dell’equiparazione del lavoro pubblico a quello privato, l’intellighenzia padana ha dato nuovamente dimostrazione non capire un fico di economia e mercato del lavoro.