Career directory e lavoro atipico

Segnalo agli affezionati delle guide cartacee due utili pubblicazioni appena uscite e distribuite gratuitamente a Milano. Sono per pubblici differenti: Job Advisor si trova nelle biblioteche rionali; Il lavoro atipico nei Centri pubblici per l’Impiego.

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Mentre la prima presenta informazioni per l’orientmento al lavoro, una lista di 100 grandi aziende a cui spedire il CV e alcune indicazioni su Master e Corporate University, la seconda elenca le principali forme atipiche di lavoro (in somministrazione, Co.co.pro, Co.co.co e collaborazioni occasionali) precisando i termini contrattuali e i diritti/doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro.

Anticorpi a tempo indeterminato

Oggi un altro articolo parla di quanto questo Paese sia fuori media (rispetto al Nord Europa, per esempio) sotto il profilo della produttività. Italiani sfaticati, Pubblica Amministrazione inefficiente, servizi senza tecnologie.. Chissà quante volte rileggeremo queste cose.

Mi stupisce invece come mai ancora nessuno abbia seriamente studiato la relazione tra crescita del lavoro atipico e abbassamento della produttività. In una recente intervista radiofonica a Radio Popolare Max Cosmico, noto ai più per il suo presente da musicista (e il suo tormentone 1.000 euro blues), meno per la sua laurea in economia, sostiene – per quanto fantasmagorica/metafisica come tesi – che l’abbassamento della produttività sia dovuto a una sorta di autodifesa del sistema/corpo sociale che oppone questa risposta immunitaria all’aumento dell’insicurezza lavorativa che ne minaccia la salute.