Comunque vada sarà un insuccesso

L’altro giorno a Ballarò Angeletti ha dichiarato che nel caso Alitalia i sindacati cercheranno di tutelare gli interessi, nell’ordine: 1) dei cittadini consumatori; 2) dei lavoratori.

Prima di sedere al tavolo delle trattative si può dire che abbiano già perso.

Se non accettano la condizione posta dalla dirigenza CAI di abbassare il costo del lavoro, fallirà l’operazione intera di salvataggio; in caso contrario circa 7.000 lavoratori perderanno il posto di lavoro. Non possono neppure abbassare il debito che la bad company lascerà in eredità allo Stato (ovvero a te, a me ecc..) perché non sono loro a valutare la congruità del prezzo pagato dalla cordata di Colaninno.

Le rappresentanze sindacali in Alitalia
[Fonte: La Repubblica]

Il lavoro usura chi non ce l’ha

Era troppo riuscire a trattenermi dal prendere a prestito la filosofia andreottiana senza virare sul tema lavoro. Ma nel “mercato delle vacche” sui lavori usuranti che si sta aprendo (e che Humanitech già segnalava come una mina vagante a dicembre), dopo l’intervista di Angeletti al Corriere della Sera, anch’io [come molti, credo] voglio dire la mia. Tra i lavori usuranti ci metterei pure la disoccupazione (ossimoro del nuovo millennio).

Linea di break

P.S. Se interessa una scheda seria sui lavori usuranti come definiti finora per Legge si veda questa preparata dal Sole 24 Ore.
P.S.2 Si noti la chiarezza di Angeletti, interrogato sul rapporto tra turni e lavoro usurante. Domanda: “Lo sa che ci sono anche giornalisti che fanno i turni?”. Risposta: “La Uil non rappresenta i giornalisti”. Insomma, l’usura riguarda chi ha un lavoro e una dovuta rappresentanza.
UPDATE: Aggiungo in coda questo articolo. Raramente sono d’accordo con Natale Forlani, ma questa volta qualcosa di vero c’è in questo testo dedicato alle problematiche nella definizione dei lavori usuranti e nel rapporto con i lavori discontinui.