Quanto pesa il titolo di studio sullo stipendio?

Molto. Anzi moltissimo, ma non si può dire proprio che usciti dall’Università sia una passeggiata su un tappeto rosso. In Italia esiste il malcostume di premiare la conoscenza di livello superiore soltanto con il passare degli anni, quando il titolo di studio, invecchiando un po’ come il vino, sembra diventare più buono (trascurando il rischio che possa trasformarsi in aceto). In un recente studio di OD&M Consulting e di Manager Italia sul rapporto tra Età e Retribuzione è emerso questo dato, a mio avviso scorcertante relativo a laureati e “masterizzati”..

 Retribuzione e Titoli di Studio

[Fonte: OD&M Consulting – 2006]

La premessa: il periodo utile che in azienda porta a fare carriera è quello tra i 30 e 40 anni. Superata questa età è molto complesso arrivare al top e avere ruoli dirigenziali se non per “anzianità” (casi rarissimi). Posto dunque lo “zenit” sui 30-40enni il grafico mostra quello che succede prima e dopo da un punto di vista dell’andamento retributivo. I soggetti presi in esame sono i lavoratori dipendenti (PA esclusa).

Che cosa si nota?

1) la crescita della propria busta paga [espressa in termini differenziali rispetto al punto zero = 30-40 anni] è fortemente influenzata dal titolo di studio che però mostra il vero potenziale soltanto nell’arco di 30 anni;

2) il titolo non conta molto dal punto di vista retributivo in fase di ingresso nel mercato. Mediamente un neolaureato viene pagato il 25-30% in meno rispetto a un normale impiegato. Più è alta una qualifica e minore è la quotazione, o meglio, più forte è il recupero in termini salariali che si registra nel tempo evidentemente perché il punto di partenza è molto basso.

Interessanti anche la quotazione di un over 45enne con un master o al contrario la perdita di potere contrattuale dei lavoratori senza alcun titolo di studio.

Ultima modifica: 2007-01-03T17:39:35+01:00 Autore: Dario Banfi

2 commenti su “Quanto pesa il titolo di studio sullo stipendio?”

  1. Io sono una semplice diplomata con il titolo di sarta. Lavoro presso un’azienda, dove il mio titolo mi è servito molto, ma sono 23 anni che non ricevo niente di più di quel che mi spetta. Ora mi sento veramente sfruttata. Sono entrata che sapevo fare il mio lavoro e nessuno ha perso tempo a insegnarmi, anzi ho insegnato io, a costo zero. Mi sono stancata, posso pretendere il dovuto?

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    • Gentile Laura, è difficile comprendere bene via Web. Mi spiace. Le consiglio di parlarne con un avvocato, anche a titolo informale (vedrà che per una chiacchierata iniziale, informativa, non le chiederà nulla), per avere un orientamento professionale su che cosa fare, spiegando bene la sua situazione. In alternativa di chiedere consiglio presso una sede di sindacati della sua categoria. In bocca al lupo!

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