11 febbraio 2003

Oggi, sei anni fa.

Fui licenziato, è vero. Quasi me ne sono dimenticato, ma gli amici servono anche per questo, per ricordare. Grazie Andrea, restituirò il favore… Ad nutum, si dice, ovvero senza preavviso. Persi il lavoro, i colleghi e tutti i contatti e le informazioni che conservavo gelosamente sul mio PC. Fui “cancellato” da un’ora all’altra, senza alcun avviso. Dopo una settimana esatta – nonostante la tegola, leggermente destabilizzante – diventai giornalista professionista. Era il 2003.

Le inevitabili controversie legali durarono poco, per fortuna, ed ebbi la mia rivincita in Tribunale. In seguito, anche a livello professionale. Vinsi una causa di lavoro, ma non rientrai in quella azienda maleodorante. Scelsi la strada del lavoro indipendente, anche se, in verità, persi subito la libertà: il giorno dopo essere uscito dal Tribunale mi sposai :-)

Oggi, a distanza, posso dire che si trattò di un brutto incidente, come ne capitano tanti, orchestrato da persone con scarsa conoscenza del diritto, manager incapaci, responsabili irresponsabili, yes-man e bamboccioni d’azienda.

TNIn questi anni sono molto cambiato: il mio sistema immunitario si è rinforzato. Economicamente guadagno il doppio di quanto mi offrivano in quella impresa. Lavoro molto, ma mi diverto pure, cosa che prima non accadeva. Faccio una vita più dura, professionalmente, ma ho maggiori soddisfazioni e un ufficio personale, dove posso stare anche in canotta, se mi pare, senza accendere l’aria condizionata.

Insomma, fanculo a chi di dovere.

Con più eleganza: si sopravvive a un licenziamento, anche a quelli così poco civili come fu il mio, sei anni fa. Non sono questi cioè gli ostacoli alla felicità e alla realizzazione personale. Lavorare, insomma, non è equivalente ad avere un posto di lavoro. Credetemi.

Beh, volevo ricordarlo, soprattutto a chi me l’ha ricordato. E a chi sta in mezzo al guado. Oggi e domani. Perché sono la volontà e la passione, le competenze, la curiosità e la voglia di reinventarsi che tengono a galla. Anzi, scusate: che hanno tenuto a galla me.

Ultima modifica: 2009-02-11T16:34:54+01:00 Autore: Dario Banfi

3 commenti su “11 febbraio 2003”

  1. Bravissimo !
    Complimenti davvero, sei fonte di ispirazione !
    Ci racconti con un bel post la sintesi dettagliata di questi 6 anni ?
    Come hai fatto ?

    Rispondi

Lascia un commento