0 commenti su “Senza Repubblica”

  1. Si a me interessa.
    Io però un contratto nn ce l’ho e mai l’avrò.
    Sono laureata, ma serve a poco (tanto pensano tutti che ad architettura si facciano sono disegni x 5anni).
    Nn servo a nessuno (nè industria nè terziario, nemmeno come insegnante posso andare bene, senza la SSIS), se nn a chi vuole sfruttarmi come “collaboratore occasionale” (perché faccio tutto quello che farebbero una segretaria e un architetto messi insieme per, minimo, 8 ore al giorno, 5 gg a settimana – occasionale dove? -; lo stipendio é quello di una badante clandestina, solo che io pago le tasse e i contributi mentre lei ha vitto e alloggio).
    Vado avanti o può bastare come quadro generale?

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  2. Basta, basta. Devo essere sincero, conosco molti autonomi nel mondo del “lavoro intellettuale” che vivono esperienze simili: è una situazione di instabilità diffusa. So che non risolve nulla, ma se può esserti utile, ti consiglio di dare uno sguardo ad associazioni come ACTA o cercare formazione integrativa a quello che già sai fare, magari orientata a settori specifici o se vuoi fare un investimento importante, anche all’estero (Barcellona, Berlino?). [due amici neolaureati architetti hanno fatto esperienze molto valide a Miami e Berlino]. Su come migliorare gli aspetti più pratici, ho scritto un libercolo sui “professionisti digitali”, oppure se sei più interessata agli strumenti online/offline per trovare lavoro nella categoria “Cercare lavoro” di questo blog c’è qualcosa che magari ti può servire… Sul fatto che tu non serva a nessuno ho forti dubbi, viste le statistiche di impiego dei neolaureati in architettura. A ogni modo ci vuole sempre molta passione/forza di volontà/coraggio. In bocca al lupo!

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