Nero su nero

[Post pessimista] Brutta aria quella che tira quando la bandiera in difesa della sicurezza sul lavoro viene impugnata (oggi) dagli esaltati di Forza Nuova. Tempo fa, cercando di studiare l’ideologia di estrema destra sul tema del lavoro trovai un interessante documento sul Gruppo Krisis. Una lettura completamente sfalsata e rovesciata del “Manifesto contro il lavoro” scritta da esponenti della Fiamma Tricolore. Una vera porcata intellettuale, bisogna dirlo. In realtà ci sarebbe molto da scrivere sulla cattiva dialettica, che svuota di significato valori condivisi ed esperienze e verità storiche..

[Tra parentesi. Ricordo ancora un Gianfranco Fini che durante la svolta di Fiuggi nel 1995 (una svolta suggerita dal trasformista-monarchico Fisichella!) citò Antonio Gramsci come “padre della patria”…]

…ma dopo lo show di Mastella in Senato; i festeggiamenti di Cuffaro per avere preso soltanto 5 anni; il silenzio di AN sulla necessità di riformare la Legge elettorale (portata avanti con un referendum!) o della Lega, che l’ha definita per voce del suo stesso autore un porcellum, sorge spontanea una certa quale voglia di abbandonare ogni impegno…

Basta con verità, trasparenza, confronto e analisi. Buttiamola in slogan, suvvia. Ripetiamo, perciò, tutti insieme: “Morti bianche, lavoro nero. L’Italia precaria è un cimitero!“. Poi magari andiamo a manganellare qualche extracomunitario.

P.S. Se vi sembra troppo rozzo, potete sempre leggere qualche poesia di Neruda.

Ultima modifica: 2008-01-30T17:59:09+01:00 Autore: Dario Banfi

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