A supporto di quanto scritto ieri metto online alcuni materiali presentati da Mario Vavassori, presidente di OD&M Consulting (società specializzata in benchmark retributivi), in occasione del III Forum Lavoro e Risorse Umane, organizzato dal Sole 24 Ore – Job 24. Il focus è sulle retribuzioni degli impiegati. L’analisi è molto ben approfondita: si dividono le figure impiegatizie in tre categorie e si guarda all’andamento della retribuzione totale annua lorda negli ultimi 3 anni.
La sorpresa riguarda il rapporto inversamante proporzionale tra specializzazione e crescita. In altre parole fattorini e segretarie hanno visto una crescita relativa in busta paga più alta di ingegneri e specialisti.
I casi sono due e forse, ahimé, tutti e due veri: 1) le professioni povere guadagnavano in maniera spudoratamente bassa e non era rinviabile un aumento; 2) le professioni ad alta specializzazione in Italia sono valutate in termini economici in maniera errata.
La sintesi
Cresce lo stipendio delle professioni “povere” (GRUPPO A), resta in linea con l’andamento dell’inflazione quello delle professioni che insistono sulla catena del valore (GRUPPO B), mentre il lavoro di staff (GRUPPO C) perde potere d’acquisto. Il mercato premia cioè chi aveva retribuzioni basse (partiva da valori inferiori), mantiene lo status di chi ha alta specializzazione, ma appiattisce e sposta verso il basso le professioni diffuse.
I grafici
GRUPPO A (60 professioni – 29,1% del totale)
LE PROFESSIONI POVERE
[Fonte: OD&M Consulting – 2007]
Professioni che nel 2003 presentavano una RTA (Retribuzione Totale Annua) molto bassa. Hanno visto crescere la propria retribuzione molto più della media generale di categoria (+13,1%). Raggruppamento trainante è composto principalmente da professioni povere. Esempi di professioni: fattorino, centralinista, segretaria, addetto servizi di prenotazione e call center.
GRUPPO B (69 professioni – 33,5% del totale)
PROFESSIONI CHE INSISTONO SULLA CATENA DEL VALORE
[Fonte: OD&M Consulting – 2007]
Sono professioni che insistono sulla “catena del valore”. Presentano una crescita inferiore a quella media di categoria, ma si mantengono sopra l’inflazione. Esempi di professioni: tecnico di cantiere, ingegnere di processo, specialista di prodotto.
GRUPPO C (77 professioni – 37,4% del totale)
PROFESSIONI DI STAFF
[Fonte: OD&M Consulting – 2007]
Le professioni si staff presentano perdita di potere d’acquisto e in alcuni casi un calo di fatto della retribuzione. Esempi di professioni: addetto al marketing, analista finanziario, specialista di comunicazione, addetto sistemi informativi junior.