Una lezione da far visionare a chi sta in azienda e stipula contratti ai consulenti e a tutte quelle persone che appena vedono l’importo di una fattura rizzano i capelli in testa, pensando che gli importi lordi di una freelance abbiano qualche cosa a che fare con lo stipendio di un lavoratore. Eccovi la riprova che non c’entrano nulla, e che solitamente quando si offre 100 a un freelance questo ne intasca mediamente 50 e NON SONO COMPRESI: l’ammortamento dei costi, ferie, TFR, malattia, infortunio, congedi parentali, pensione (possiamo dire così visto che anche se paghiamo non l’avremo), riposo settimanale, profitti, assicurazioni di alcun genere, quote di iscrizione al sindacato e altre minuzie.
Video tratto dalla puntata di “Cominciamo bene” (RAI 3 h.10.30) del 31 agosto dal titolo “IVA, una partita difficile”.
Ciao, per caso sai dove trovare il filmato integrale della puntata? Sul sito Rai hanno la versione Silverlight e il mio pc mi dà errore ogni volta che cerco di installarlo :-(
Ciao Alliandre, sul canale YouTube di ACTA http://www.youtube.com/actainrete abbiamo messo 4 spezzoni della parte più significativa della trasmissione. Il resto della puntata è davvero deprimente, c’è l’avvocato Paniz (difensore di Berlusconi nel caso Ruby) che parla delle opportunità di lavoro per i giovani, una cosa triste, ti assicuro, e non vale la pena.. a ogni modo non saprei dove recuperare questa seconda parte. Ma a mio avviso il contenuto migliore si è consumato nei minuti riportati nei 4 filmati..
..c’è da dire, però, che il costo aziendale di un lavoratore si aggira mediamente intorno al 210-220% del cosiddetto “netto in busta”, che a sua volta è dunque un po’ meno del 50% della cifra complessiva.. Un tanto per dire, da un lato, che i “datori di lavoro” non dovrebbero spaventarsi di alcun importo “super-lordo” e, dall’altro, che il vero problema è la carenza di tutele che si cela dietro certe tendenze al ribasso, che tu giustamente evidenzi..