Introversi, timidi, asociali, nerd di tutto il mondo… non unitevi! Siete l’ultimo baluardo di resistenza possibile, gli anticorpi globali alla più virulenta malattia contemporanea diffusa via social network.
Quanti amici hai su Facebook?

Circolano da tempo numerosi studi sugli effetti negativi dei social network. Ce n’è per tutti i gusti. Si va dal semplice consumo di tempo sprecato nel consultare contenuti spazzatura (un fatto ben noto a chi ha figli adolescenti) alle più complesse sindromi generate da immagini costantemente positive, come accade su Instagram, che ritraggono un mondo sempre felice, anche quando non è così, fino ad arrivare a stress, ansia da notifiche, fenomeni d’interazione violenta, sessismo, bullismo e razzismo.
Abbiamo deciso, come esseri umani, di non farci mancare nulla nello spazio della brutalità dei rapporti digitali. E più frequentiamo i social network più rinforziamo l’idea che sia proprio in questo modo che possa crescere la nostra personalità e la nostra capacità di rapportarci con gli altri.