Nonostante lo stile marchettaro dello scoppiettante Robin Good, vale la pena di segnalare una sua recensione di Zubka. Servizio di nuova generazione che paga chi offre referenze di lavortatori che si adattano ai profili ricercati dalle imprese. In sintesi: le società (o agenzie per il lavoro) postano i loro annunci su Zubka, i lettori trovano le posizioni che si adattano ad alcuni amici, li presentano a Zubka e se il matrimonio tra domanda e offerta va in porto, il lettore/intermediario si becca una buona pagnotta (un general manager a Londra frutta 12mila sterline!!).
In altre parole è una versione telematica di multilevel marketing sulle figure lavorative. Strumento che ingolosisce certo e che in sostanza serve: 1) a raccogliere candidature per via traversa in modo molto rapido; 2) supportare le agenzie di head hunting che vogliono usare il canale Internet senza sporcarsi le mani; 3) monetizzare le classiche raccomandazioni portando verso il basso il sistema di networking su figure di alto profilo oggi appannaggio delle società di selezione; 4) disintermediare [e magari ripescare come clienti] di conseguenza le società di executive search.
Cercando posizioni italiane ho trovato 3 annunci riferiti al nostro Paese. La versione italiana ancora non è attiva anche se Zubka sostiene di essere operativa in 96 Paesi. Volendo si può sfrugugliare anche tra le pagine del blog. Sulla questione relativa all’autorizzazione ministeriale per operare come intermediari sul mercato italiano forse è meglio non porsi la questione, già troppo complicata per i siti di recruiting online made in Italy.