Valli a capire i freelance

Ma se ci provi a qualcosa dovrebbe servire, almeno alla politica. Parola di Massimo Cacciari.

Da questi giovani emerge una domanda di rappresentanza sindacale e politica finalmente fuori dal Novecento. È la figura del free-lance, capace di portare innovazione, di diffonderla, di adattarsi creativamente alle domande dei committenti pubblici e privati. Ma questa figura è totalmente senza protezione, alla mercè dei committenti stessi, o costretta a rifluire negli ordini di cui sopra, arcaici residui di Stato cetuale. Ecco, allora, un buon esercizio per futuri aspiranti a governi di autentica riforma. Esercizio sollecitato dall’elemento di maggior novità, forse, del risultato elettorale recente: dar voce non solo genericamente al “precariato”, ma a queste forme di fuoriuscita dal precariato e insieme dal lavoro subordinato. Favorirne con opportuni incentivi e misure in materia di previdenza il diffondersi e lo strutturarsi sul mercato del lavoro.

Massimo Cacciari, “Capire la generazione dei free-lance” (.PDF), L’Espresso, 16 giugno 2011.

Vita da freelance, confronto in Bocconi con Cacciari e Perulli

Dopo la bella discussione di ieri in Triennale con Aldo Bonomi e Sergio Bologna, si ripresenta oggi (1 giugno) l’occasione per parlare di Vita da freelance. A confrontarsi saranno Massimo Cacciari, Adalberto Perulli, Franco Amatori.

Passa a trovarci, siamo in aula 302 dell’Università Bocconi di Milano. Inizio ore 17.00.

Vita da Freelance - Università Bocconi

Vita da freelance, se ne parla in Bocconi

Cacciari, Liebman, Amatori e Perulli diranno la loro sull’ultimo libro che ho scritto con Sergio Bologna.  Non nascono un po’ di emozione, vita la bravura dei discussant. Appuntamento il 1 giugno alle 17.00 in Università Bocconi a Milano. Io sono da quelle parti. Ci vediamo?

Vita da Freelance - Università Bocconi

Scarica l’invito (.PDF) o la locandina (.PDF).