Furbi e fessi

Interessante, come sempre, il contributo di Paolo Iacci di AIDP alla newsletter HR Online che è arrivata al terzo numero. Quasi come riflessione estiva ripubblica nell’Editoriale il “Codice della vita italiana” di Giuseppe Prezzolini scritto per la prima volta nel 1917 nella Rivista di Milano e per certi versi ancora attualissimo. Riporto soltanto i primi due punti, ma è da leggere per intero:

Cap. I – DEI FURBI E DEI FESSI

1. I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.

2. Non c’è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia; non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente sulla magistratura, nella pubblica istruzione, ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all’agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. – questi è un fesso.

Ultima modifica: 2007-07-16T16:01:42+02:00 Autore: Dario Banfi

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