ACTA, oggi si inaugura la sede

La nuova sede ACTAIn Via Menabrea 33 (quarto piano) a Milano. Qui, nei miei locali, che dividerò con l’Associazione Consulenti del Terziario Avanzato.

Lavoratori autonomi, freelance, simpatizzanti, amici. Se avete voglia di passare di qui si incomincia alle 18.30.

P.S. Dimenticavo, non c’è un “catering ufficiale”, ogni ospite è ben accetto, ma se porta qualche liquido, “zuccheri” o altro avrà in uso la poltrona presidenziale per qualche ora.

Ultima modifica: 2009-10-13T10:30:17+02:00 Autore: Dario Banfi

0 commenti su “ACTA, oggi si inaugura la sede”

  1. Vi faccio gli auguri e da circa 1 anno seguo il sito, poco aggiornato ma ricco di utilità. Vorrei però sapere come vi ponete nei confronti Di FeLSA Cisl, che ha adesioni oltre le 50 mila, che avrebbe il compito di tutelare la vs stessa categoria. Le p.IVA sono in aumento e molti sono giovani che nulla sanno ma con l’entrata della CISL rischia di assorbire tutta l’attenzione. Per noi che lavoriamo interessa che qualcuno ci tuteli. Buon lavoro.

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  2. Finalmente in tanti si stanno accorgendo che il mondo del lavoro è cambiato e stanno cercando di entrare in quello che rappresenta un nuovo segmento del mercato, dove poter trovare nuove adesioni che compensino la caduta complessiva. In questa direzione stanno andando sia i sindacati (la Felsa non è nuova, ma nasce dalle esperienze di CLACS e ALAI), sia le associazioni delle imprese (ad esempio CNA, con CNA in proprio).
    Penso che questo sia un bene, perchè può dare maggiore voce alla categoria dei non dipendenti e noi di ACTA siamo disponibili a dialogare e trovare il modo di fare massa critica.
    La nostra perplessità è la seguenze: all’interno dei sindacati e delle associazioni delle imprese i target di riferimento più rilevanti sono altri (i dipendenti nel primo caso, le imprese nel secondo) e perciò i nostri interessi saranno sempre secondari rispetto a quelli di altri. Un esempio? nessuno di loro pur avendo potere contrattuale ha spinto per una riduzione dei contributi previdenziali, al contrario l’accordo del welfare, che ha pagato la riduzione dello scalone con l’aumento dei nostri contributi ha avuto il placet di tutte le parti sociali (CISL compresa)

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