Per chi lavorano i freelancer? Nel mercato americano accade questo:
Fonte: Freelance Forecast 2009 – BoomvangCreative.com
La ricerca Freelance Forecast 2009 (.PDF) elaborata da BoomvangCreative.com offre significativi spunti di appronfidimento per i freelance. Si trovano risposte utili ai fini di un orientamento verso il mercato e, sebbene siano basate sul mondo degli indipendent worker americani, gran parte delle evidenze sono condivisibili e adeguate anche per quelli italiani.
Alcuni esempi. I cinque migliori aspetti del lavoro autonomo? I freelance dicono: la flessibilità di orario; l’essere il capo di se stessi; la varietà di materie da trattare; l’assenza di politiche aziendali; la possibilità di lavorare ovunque. E come si trovano i clienti? In ordine: passaparola; sistemi classici di rete; ricerca mirata e raccolta di informazioni; telefonate sistematiche (“a freddo”); associazioni professionali. Un’idea del costo orario praticato nel 2009, in media, dai freelancer made in USA si può vedere invece nel grafico a fianco.
Interessante, infine, il punto di vista dei clienti. Queste sono le ragioni per le quali si fa ricorso a un freelance:
Fonte: Freelance Forecast 2009 – BoomvangCreative.com
Per i committenti le cinque qualità più apprezzate sono: il talento e la qualità del lavoro; l’affidabilità; la comprensione delle necessità; conoscenze ed esperienza; capacità di rispettare i termini di consegna. E gli errori che compromettono un rinnovo futuro delle collaborazioni? Consegne saltate; bassa qualità del lavoro; incapacità di seguire gli incarichi; disonestà; troppo lavoro di gestione della collaborazione.