Scrivi libri sull’utilità della tecnologia per lavorare, maledici chi ti ha fatto fare l’esame da giornalista con la macchina per scrivere e alla fine, quando tutto cambia, e te lo auguravi da anni, provi una terribile nostalgia: hai la chiara percezione che stai invecchiando e che qualcosa andrà irrimediabilmente perso.
Dalla newsletter dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia:
“Con i prossimi esami di Stato, tra l’altro, si potrà mandare in soffitta la vecchia macchina da scrivere che sarà sostituita dal pc. La Commissione cultura della Camera ha approvato la proposta di legge di Pino Pisicchio che abolisce l’uso della macchina da scrivere e introduce l’uso del personal computer (con memoria preventivamente disattivata), oggi anacronisticamente escluso dall’esame di Stato. La legge ordinistica del 1963 impediva l’uso di strumenti diversi dalla macchina da scrivere. Non appena anche il Senato approverà la nuova proposta già passata alla Camera, l’uso del pc all’esame diventerà operativo”