Quando ricominci il tran tran quotidiano dopo un periodo di pausa sei invaso da una letargica nullafacenza che cerchi di sconfiggere a colpi di caffè e telefonate (poche, possibilmente).
Inevitabilmente si riesumano nel corpo e nella mente quelle giornate di inizio anno scolastico [per me – sob! – di oltre 20 anni fa], che hai ricacciato nel dimenticatoio, in cui era necessario frustarsi, dopo tre mesi di cazzeggio, per passare poche ore in una stanza chiusa.
Se soltanto avessi avuto docenti migliori, oggi non farei tutta questa fatica a rimettermi a lavorare.
Ultima modifica: 2007-09-03T09:19:33+02:00 Autore: